Tutto il bene possibile

La gente ha sempre qualcosa da dire e fa bene.
Noi, del Gruppo Sportivo Avis - Vigevano, quello che hanno dire queste persone

le renderemo visibili a tutti pubblicandole su questo blog.
Se sono complimenti, (speriamo siano tanti) li acetteremo con grande piacere

e ciò vuol dire che abbiamo operato bene.
Se saranno critiche, ne faremo tesoro per poter migliorare il percorso del nostro gruppo.


lunedì 4 giugno 2012

3 giugno 2012 sforzesca in verde

Giugno - di Paolo Fossati

VIGEVANO: TRENTUNESIMA SFORZESCA IN (SALSA) VERDE


Tante volte avevo mancato l’appuntamento con questa grande classica del podismo lombardo con partenza e arrivo alle porte di Vigevano: per questo domenica mattina ero davvero curioso di verificare di persona se tutti quei commenti entusiasti che mi erano arrivati alle mie sventolanti orecchie erano meritati.
Tutto vero. La Sforzesca in Verde è una sorta di tuffo nel passato della corsa che fu: niente chip, niente pettorale, niente gadget inutili, niente sponsoroni globalizzati, semplicemente una festa paesana e un percorso splendido tutto da godere in cui immergersi con le proprie gambe e con la propria mente. Una gara incredibilmente “rilassante” come solo chi ama la corsa come me riesce a definire lo stare sulle gambe per più di tre ore.
La Sforzesca permette di conoscere questo splendido pezzo di Lombardia con percorsi su misura per ogni tipo podista, camminatori e bambini compresi. Personalmente mi sono lanciato nel tracciato più lungo, quello da 33 Km, giusto per piazzare nei muscoli un bel lungo prima dell’esordio nella Monza-Resegone del Verde Pisello Team. Nonostante un clima assai favorevole (aria fresca grazie alla settimana piovosa) lo scarso allenamento degli ultimi tempi ha puntualmente presentato il conto piuttosto in fretta: per cui negli ultimi dieci chilometri è stato più un trascinarsi che un vero e proprio correre complice anche una caviglia un po’ dolente che poco apprezzava i continui cambi di direzione e il terreno quasi interamente sterrato e irregolare.
Ma ripeto alla Sforzesca il tempo, la prestazione conta davvero poco e il cronometro lo si può tranquillamente lasciare sul comodino di casa: più volte veniva quasi voglia di fermarsi per godere appieno il verde circostante che davvero ti riempiva gli occhi metro dopo metro. Ciliegina sulla torta l’iscrizione a 2 euri e gli sfarzosi ristori durante e dopo la gara. Davvero roba da non credere: dal panino con salame e pancetta alle torte casalinghe, dai crostini con salsa verde alla frittelle fatte al momento, dal vino di tutti i colori fino alla sangria per il brindisi finale.

Giornata splendida quindi grazie anche alla altrettanto splendida compagnia del resto della truppa: l’esordiente (ed imbattibile) Antonio, Igor, Filippo, Fabietto e gli amici dei Leoni del Naviglio cui abbiamo per l’occasione prestato i nostri sforzi. E adesso dopo questa appetitosa Sforzesca che davvero consiglio a tutti (esclusi allergici ai pollini e al panino con la pancetta), sotto con il ripido appuntamento col Resegone.






martedì 13 gennaio 2009

stracasorate

da podisti.net a cura di ettore comparelli
http://www.podisti.net/2009/index.php?option=com_content&view=article&id=71:casorate-primo-pv-stracasorate&catid=51:primapagina&Itemid=97
Casorate Primo (PV) - StraCasorate



Scritto da Ettore Comparelli
Domenica 11 Gennaio 2009 15:18
Martedì ho “saltato” il Brembo a causa della neve; ne è scesa tanta, ma i Runners Bergamo sono stati tanto bravi da riuscire a far disputare la maratona. E bravissima è stata anche Wonder-Moratti che a Milano ha gestito l’emergenza in modo eccezionale… a parole: purtroppo io mercoledì e giovedì sono andato al lavoro a Milano e ho trovato una situazione a dir poco disastrosa; ma tanto oggi come oggi l’importante è “Credere, Obbedire e… fare la scorta di vaselina!”.
Ma anche con tutta questa neve non ho voluto mancare agli appuntamenti di questo week end.
Sabato pomeriggio c’era la prima tappa del Cross Brianzolo; essendo Campione in carica (ok, solo del titolo a squadre ma… non facciamo i pignoli!) non potevo mancare.
Ritrovo al Mumbèll di Capriano di Briosco dove i servizi consistono in un gabanòt pien de paja e basta! Più spartani di così! E se a qualche donzella ghe scapà de pisà… cassi sò!
In compenso il panorama sui monti lecchesi e sulla vallata riempie gli occhi; all’arrivo incrocio il Valsecchi all’esordio tra i vegèt essendo neo-cinquantenne che, da atleta scrupoloso, ha visionato il campo gara e mi avverte: “Qua ci vogliono i chiodi lunghi!”. Chiodate? Minchia ma io ho solo le slick…
Già il percorso di Capriano è il più duro del campionato, farlo poi tutto sulla neve… a ghè da murì! Un soleggiato e quasi caldo pomeriggio brianzolo ha visto il pratone riempirsi presto di tanti atleti e di… qualche intruso come me. Nutritissimo il gruppo Road col nuovo capitano Cristiano “Lord Blacks” che ha cannato subito la scelta del gazebo, portando quello rotto.
Come sempre partono prima i vecchietti e già dopo 200m di salita capisco che sarà dura arrivare al traguardo; per fortuna il mio abituale avversario soffre più di me il terreno di gara e gli lascio volentieri l’ultima piazza.
Chiudo stremato sprintando come al solito coi ragazzini della… gara successiva, però a me non me le hanno date le merendine perché sono troppo cresciuto!

Domenica mattina invece volevo provare una tapasciata che non avevo mai fatto, la StraCasorate. Passo da Molino a caricare Michael, siamo sotto zero ma non sembra ci sia nebbia per cui via verso Casorate Primo. Non sembrava, ma la nebbia la troviamo eccome. Dopo Binasco sembra di entrare in un territorio di fiaba: prati innevati, alberi carichi di galaverna, cascine coi ghiaccioli che scendono dai tetti, il tutto sotto una densa coltre di nebbia che attenua anche i rumori. Scendiamo dall’auto che siamo 8 sotto zero! Non faccio in tempo ad infilare i guanti che già ho le mani congelate. Ritiro il cartellino e guardo l’ora: minchia, la prima pirlata del giorno! Via di corsa verso il parcheggio dove il Garmin per fortuna è ancora lì sul tetto dell’auto.
Sulla mappa del percorso segnalano che la distanza dei 16 km è stata ridotta di 3 km per evitare lo sterrato ghiacciato. Bene, ma faccio comunque i 21 km. E dopo 500m dove si infila il percorso? In un bello sterrato ghiacciato!
Per fortuna su tutti i sentieri c’era quasi sempre una traccia percorribile ed il rischio ghiaccio era limitato a pochi tratti. Davvero incantevole il percorso lungo il Naviglio di Bereguardo con le sue chiuse ed il ponte a schiena d’asino, la corte fortificata di Fallavecchia, l’imponente complesso monastico di Morimondo, campagne incantate con gli alberi ricoperti di cristalli ghiacciati.
Buona nel complesso l’organizzazione con il percorso ben disegnato con indicazioni precise e tanta gente a presidiare gli incroci che con questo gelo sono da ringraziare davvero di cuore. Originali e simpatiche le frecce direzionali colorate sulla neve.
Quand che fà inscì frècc a me scàpa sùbit de pissà; mi accosto sul bordo e càsci dènt la màn in da la pàta; “Porca vaca ma in duè a l’è finì stò pirla? Al tròvi pù. Sarò minga diventà cume quei lì de l’harem? Rùga e rùga e dal tànt càl s’è ritirà a la fìn a riesi a tiràl foera! E intant ca pissi al tàca a burbutà e a rump i bàll: “Il mio contratto stabilisce che non debba fare prestazioni sotto zero! Tà poedet minga tiràm foèra quand el fà inscì frècc… A ghò minga pù vìnt ann e sa poè minga sèmper pretènd… anche per quelle altre prestazioni lì neh, sono mica più un giovinotto! Guarda che mi rivolgo alla Lipu”
Che rumpiball d’un pirla! A ghè do una bela scurlìda rinfursàta prima ca gà rèsta tacà un candelòt, al ricascì dènt, scancèli da la nèf cul pè el segnàl culùr giàld paierìn prim de fàga sbaglià strada a un quaivùn cal rìva dòpu e via di nuovo di corsa.
Nonostante il freddo buona la partecipazione di runners. Al primo ristoro mi raggiunge uno dei più bei sorrisi dell’Avis Vigevano, quel Fiorellino dell’Anna Maria: la saluto e la guardo: “Mizzica ma c’hai ciglia e sopracciglia imbiancate dalla galaverna!” “Ma tè, guardati la tua barba!”
Insomma eravamo imbiancati come le piante: ogni “pelo” esposto era ricamato di galaverna!
Devo dire che è stata comunque un’esperienza davvero unica! Il sole è poi sbucato a fine gara e la temperatura ne ha subito risentito: al traguardo al sole era meno cinque… Brrrr, che frècc!
Alla prossima,

sabato 4 ottobre 2008

Ascoli - San Benedetto


Vigevano, 03 ottobre 2008

martedì 9 settembre 2008

gudo visconti da "compa" su http://onemarathonforcapasso-co.spaces.live.com/blog/

° Venerdi 5 settembre
Gudo Visconti (MI) 4° La Viscontina
Avevo partecipato 4 anni fa alla prima edizione di questa serale e mi era piaciuta molto per cui l’ho preferita alla serale di Rescalda. Al ritrovo incontro tante belle facce note di ritorno dalle vacanze: con Elisa e Goffredo parlo dei programmi autunnali; al ritiro cartellini una splendida signora mi guarda e chiede al vicino “E’ lui?”; le risponde “E’ lui! E’ lui! E’ il Compa”. E allora mi dice: ”Buonasera Signor Compa, siamo dell’Avis Vigevano e volevo ringraziarla delle belle cose che ha scritto sulla nostra Sforzesca in Verde”. Di fronte a cotanta bellezza e gentilezza il Compa a l’è n‘dà in dal balùn e sono riuscito a malapena a spiaccicare in risposta qualche banale stupidata …
Stupendo il percorso in mezzo alle risaie ed ai campi di granturco attraverso antiche cascine; gli ultimi 2km in notturna si corrono in mès al marengùn lungo stradine illuminate da torce posizionate ai lati. Per 3,00 euro mi hanno dato una bottiglia di vino … del Papa o della sua fontana! Anche a Gudo buono e dolce il ristoro finale. I km erano 8 abbondanti e a metà gara c’era un altro ristoro. Al termine si poteva gozzovigliare alla ben fornita griglierìa ma il Compa ha fatto il virtuoso… rob da credigh minga!

venerdì 27 giugno 2008

Cristina

cricri29@alice.it

Ciao a tutti, sono Cristina Crosta e volevo ringraziare tutto il gruppo AVIS. Siete fantastici, siete come una famiglia, degli amici veri, insomma siete tutto quello che una persona può desiderare. E' da pochissimo che faccio parte del gruppo eppure mi sembra di conoscervi da una vita! La cena in casotta è stata per me un'esperienza bellissima, anche se ero l'ultima arrivata mi sono sentita subito come una di casa. E' stata per me una sensazione bellissima. Un grazie di cuore ad Anna Fiori e Fernanda Tonani.