VIGEVANO: TRENTUNESIMA SFORZESCA IN (SALSA) VERDE
Tante volte avevo mancato l’appuntamento con questa grande classica del podismo lombardo con partenza e arrivo alle porte di Vigevano: per questo domenica mattina ero davvero curioso di verificare di persona se tutti quei commenti entusiasti che mi erano arrivati alle mie sventolanti orecchie erano meritati.
Tutto vero. La Sforzesca in Verde è una sorta di tuffo nel passato della corsa che fu: niente chip, niente pettorale, niente gadget inutili, niente sponsoroni globalizzati, semplicemente una festa paesana e un percorso splendido tutto da godere in cui immergersi con le proprie gambe e con la propria mente. Una gara incredibilmente “rilassante” come solo chi ama la corsa come me riesce a definire lo stare sulle gambe per più di tre ore.
La Sforzesca permette di conoscere questo splendido pezzo di Lombardia con percorsi su misura per ogni tipo podista, camminatori e bambini compresi. Personalmente mi sono lanciato nel tracciato più lungo, quello da 33 Km, giusto per piazzare nei muscoli un bel lungo prima dell’esordio nella Monza-Resegone del Verde Pisello Team. Nonostante un clima assai favorevole (aria fresca grazie alla settimana piovosa) lo scarso allenamento degli ultimi tempi ha puntualmente presentato il conto piuttosto in fretta: per cui negli ultimi dieci chilometri è stato più un trascinarsi che un vero e proprio correre complice anche una caviglia un po’ dolente che poco apprezzava i continui cambi di direzione e il terreno quasi interamente sterrato e irregolare.
Ma ripeto alla Sforzesca il tempo, la prestazione conta davvero poco e il cronometro lo si può tranquillamente lasciare sul comodino di casa: più volte veniva quasi voglia di fermarsi per godere appieno il verde circostante che davvero ti riempiva gli occhi metro dopo metro. Ciliegina sulla torta l’iscrizione a 2 euri e gli sfarzosi ristori durante e dopo la gara. Davvero roba da non credere: dal panino con salame e pancetta alle torte casalinghe, dai crostini con salsa verde alla frittelle fatte al momento, dal vino di tutti i colori fino alla sangria per il brindisi finale.
Giornata splendida quindi grazie anche alla altrettanto splendida compagnia del resto della truppa: l’esordiente (ed imbattibile) Antonio, Igor, Filippo, Fabietto e gli amici dei Leoni del Naviglio cui abbiamo per l’occasione prestato i nostri sforzi. E adesso dopo questa appetitosa Sforzesca che davvero consiglio a tutti (esclusi allergici ai pollini e al panino con la pancetta), sotto con il ripido appuntamento col Resegone.